Presentazione degli Ammogliati: i pensionati del pallone
Quando si parla di Ammogliati in campo, si intende generalmente Gente con
Tecnicamente, corrisponde a giocatori che hanno la tendenza a tener palla, ed a non passarla mai.
Socialmente, è gente che dalla vita chiede riposo e tranquillità, e dovrebbe, per questo, appendere le scarpette al chiodo.
Ma gli Ammogliati che scendono in campo a Sant’Anatasio, sul fatidico chiodo hanno appeso i salami, ed ecco che puntualmente il lunedì, fieri ed orgogliosi, preparano la loro sacca, gettano anni, una prominente pancetta e un fiato arrancante alle spalle, ed entrano sul terreno di gioco spavaldi e tonici come lo erano, forse, venti anni prima.
E’ per questo motivo che per loro diventa indispensabile, almeno una settimana sì e una no, rifocillarsi a termine partita con pastasciutte caloriche, dosi abbondanti di vino e grappette.
Non provate a togliere loro questi momenti, perché altrimenti perderebbero anche il senso ed il piacere del gioco, e come agli anziani non si nega mai una mano nell’attraversare gli incroci, anche a loro non si possono rifiutare i piaceri della tavola. E’ per questo, che accanto ai parastinchi ed alle pomate, nella loro borsa, troverete sempre musetti e cotechini.
Quando sono in vantaggio, cercano sempre di tagliare i tempi della partita. Quando perdono, adducono sempre la colpa a fattori esterni, quali la poco visibilità in campo o ad alla inferiorità numerica, o peggio ancora al fatto che sono stanchi per gli impegni casalinghi. Ma ognuno di noi, sa che il loro inizio e la loro fine è il divano del soggiorno, e qualche figlio che tenta invano, di farli smuovere. Il fine settimana si sparano ore e ore di cronaca sportiva, perché cercano inutilmente uno spiraglio di verità e di aiuto, per poter arrivare al lunedì e sorprendere gli avversari.
Ma si sa: la verità è che la partita si vince con il fisico e quello ormai sta cedendo, l’11 settembre sta arrivando anche per le loro gambe.
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